By Matteo Marabini

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Published 26 July 2024

Overview

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In judgment no. 132/2024, the Constitutional Court confirmed the legitimacy of limiting administrative liability for damage to the public treasury as outlined in art. 21, paragraph 2, of Decree Law no. 76/2020, converted into law no. 120/2020. This provision stipulated that, for actions taken until 31 December 2024, public employees would only be liable for intentional misconduct and not for negligence.

The constitutional legitimacy of this provision was challenged by the jurisdictional section of the Court of Auditors for the Campania Region in an order dated 18 December 2023. The challenge argued that limiting liability to intentional and omissive acts, while excluding negligence (even gross negligence), undermined the principles of equality, responsibility, and good administration enshrined in Articles 3, 28, 81, 97, and 103 of the Constitution.

In upholding the legitimacy of the contested provision, the Court emphasized the legislative evolution that has transformed the administration from merely executing laws to being responsible for achieving specific policy objectives and economic and social outcomes.

The Court noted that excessive fiscal responsibility could lead to "defensive bureaucracy" and potentially result in "administrative paralysis." To fulfil the constitutional mandate of good administration, it is necessary to balance the deterrent effect of administrative liability with the need to avoid creating such a high perceived risk that it discourages proactive action. This balance addresses the dangers of both overdeterrence and underdeterrence.

In the context of the COVID-19 pandemic and the subsequent need to implement the objectives of the National Recovery and Resilience Plan (P.N.N.R.), the legislator deemed it essential for the public administration to operate decisively without becoming an obstacle to economic recovery due to inertia. The contested provision aimed to encourage proactive decisions without the fear of severe repercussions unless the actions were intentionally harmful.

The Constitutional Court found this intervention to be proportionate, considering the exceptional context, the temporary nature of the provision, and its limited scope to only commissive conduct.

Furthermore, the Court proposed a comprehensive reform of administrative liability to the legislator, with the aim of making liability a reason for incentive rather than a disincentive to action.

The measures suggested to improve the management of administrative liability can be summarized as follows:

  1. Definition of Gross Negligence: Clearly define what constitutes gross negligence in specific areas to reduce the uncertainty faced by administrators.
  2. Maximum Damage Limit: Introduce a cap on the damages for which public employees can be held responsible, with any excess damage being the administration's responsibility.
  3. Modification of Reductive Power: Consider changes to the Court of Auditors' reduction power by incorporating mandatory normative criteria in addition to its current discretion.
  4. Court of Auditors' Control: Strengthen the control functions of the Court of Auditors and provide exemption from negligence liability for those who adhere to its guidelines.
  5. Promotion of Insurance Policies: Encourage the use of insurance policies for public employees, which is currently not mandatory. According to the new Public Contracts Code (d.lgs. 36/2023), Article 2 (4), "To promote trust in the legitimate, transparent, and correct action of the administration, contracting authorities and granting entities adopt actions for the insurance coverage of risks for the personnel (...)."
  6. Exclusion of Negligence Liability: Evaluate the exclusion of negligence liability for certain categories of public employees, especially for complex or inherently risky tasks.
  7. Avoiding the Multiplication of Responsibilities: Prevent the duplication of responsibilities for the same material facts by promoting the coordination of different liabilities.

The Constitutional Court's decision strikes a balance between promoting administrative efficiency and maintaining fundamental principles of responsibility, while also aiming to prevent administrative paralysis. Additionally, the court provides guidelines for a potential future reform of the liability of public officials. 

For more details, you can consult judgment 132/2024 (in Italian) at the following link.
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La Corte Costituzionale conferma la legittimità della limitazione alla responsabilità erariale per le sole ipotesi di dolo

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Con sentenza n. 132/2024, la Corte Costituzione conferma la legittimità della limitazione della responsabilità amministrativa per danno erariale prevista dall'art. 21, comma 2, d.l. n. 76/2020, convertito nella l n. 120/2020.

Tale disposizione prevedeva infatti che, in caso di condotte attive (ma non dunque per quelle omissive) poste in essere fino al 31 dicembre 2024, il pubblico dipendente rispondesse solo per dolo e non per colpa grave.

Nel caso di specie, le questioni di legittimità costituzionale erano state sollevate dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Campania, con ordinanza del 18 dicembre 2023, la quale sosteneva che limitare la responsabilità agli atti dolosi e omissivi escludendo ogni forma di colpa (anche grave) avrebbe minato i principi di uguaglianza, responsabilità e buona amministrazione sanciti dalla Costituzione (Articoli 3, 28, 81, 97 e 103).

La Corte, nel confermare la legittimità della disposizione contestata, sottolinea l'evoluzione legislativa che ha trasformato l'amministrazione da semplice esecutrice della legge a responsabile del raggiungimento di specifici obiettivi di policy e dei risultati economici e sociali ottenuti. In quest'ottica, una troppo opprimente responsabilità erariale rischierebbe di comportare fenomeni di "burocrazia difensiva" che possono culminare in una "paralisi amministrativa". Per perseguire il dettato costituzionale del buon andamento dell'amministrazione, è necessario bilanciare la funzione deterrente della responsabilità amministrativa con l'esigenza di evitare che il rischio percepito sia così elevato da disincentivare l'azione (c.d. equilibrio tra i pericoli di overdeterrance e underdeterrance).

Nel contesto emergenziale e peculiare della pandemia COVID-19 a cui ha fatto seguito la necessità di implementare gli obiettivi del P.N.N.R., "il legislatore ha ritenuto indispensabile che l’amministrazione pubblica operasse senza remore e non fosse, al contrario, a causa della sua inerzia, un fattore di ostacolo alla ripresa economica". La disposizione contestata assolveva dunque a questo compito, incoraggiando decisioni proattive senza il timore di gravi ripercussioni, a meno che le azioni non fossero intenzionalmente dannose.

Secondo la Corte Costituzionale, tale intervento è proporzionale, tenuto conto del contesto eccezionale, della natura temporanea della disposizione e dell'oggetto delimitato alle sole condotte commissive. Tuttavia, la Corte Costituzionale non si ferma qui, ma anzi propone al legislatore una riforma complessiva della responsabilità amministrativa "con l’obiettivo di rendere la responsabilità ragione di stimolo e non disincentivo all’azione".

Le misure suggerite per migliorare la gestione della responsabilità amministrativa possono essere così sintetizzata:

  1. Tipizzazione della colpa grave: definire con maggiore chiarezza cosa costituisce colpa grave, basandosi su specifici settori dell'ordinamento, per ridurre l'incertezza temuta dagli amministratori.
  2. Limite massimo per il danno: introdurre un limite oltre il quale il danno non è più addebitabile al dipendente pubblico, ma rimane a carico dell'amministrazione, includendo la possibilità di rateizzare il risarcimento.
  3. Modifica del potere riduttivo: considerare modifiche al potere riduttivo del giudice contabile, aggiungendo criteri normativi obbligatori oltre alla discrezionalità attuale.
  4. Controllo della Corte dei Conti: rafforzare le funzioni di controllo della Corte dei conti e prevedere l'esenzione da responsabilità colposa per chi segue le sue indicazioni.
  5. Incentivazione delle polizze assicurative: promuovere l'uso, attualmente non obbligatorio, delle polizze assicurative per i dipendenti pubblici, come previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), il cui art. 2, comma 4 stabilisce: "Per promuovere la fiducia nell'azione legittima, trasparente e corretta dell'amministrazione, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano azioni per la copertura assicurativa dei rischi per il personale".
  6. Esclusione della responsabilità colposa: valutare l'esclusione della responsabilità colposa per alcune categorie di pubblici dipendenti, specialmente per atti complessi o rischiosi per natura.
  7. Evitare la moltiplicazione delle responsabilità: prevenire, per gli stessi fatti materiali, la duplicazione delle responsabilità, promuovendone il coordinamento. 

La decisione della Corte Costituzionale adotta un approccio equilibrato per promuovere l'efficienza amministrativa mantenendo al contempo i principi fondamentali di responsabilità e la necessità di evitare una paralisi amministrativa. Essa rappresenta altresì una chiave di volta nel definire le linee di indirizzo di una possibile riforma della responsabilità erariale.

Potete consultare la sentenza 132/2024 al seguente link.
Il nostro team è a vostra disposizione per ogni evenienza. Vi invitiamo a contattarci per approfondire gli aspetti specifici della sentenza.

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